Gli approfondimenti di Momarte
Lo sapevi che l'Indaco si ottiene da un cavolo?
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Ciao, come stai?
Ok, lo so che il titolo qui sopra è un po' provocatorio, ma ti spiego subito.
Prima però ti dico di cosa parliamo oggi.
- Ti racconto la storia del pigmento indaco (pigmento o colorante?)
- Una nuova linea di matite colorate (Mondeluz)
- Carta ultraliscia per illustrazioni a penna o inchiostri, in super offerta
Abbiamo fatto uscire un video, corto ma ricco di informazioni, insieme a Carlo di Nila Colori. E' il primo di lunga serie.
Carlo è un chimico esperto di pigmenti (infatti produce anche i suoi colori) e per la prima punta ta abbiamo deciso di parlare dell'Indaco.
Per chiarirci: il titolo era provocatorio. L'indaco non si fa con il cavolo che ti mangi di solito. Si può ottenere da una pianta chiamata Isatis Tinctorea (guado) che fa parte della famiglia delle Brassicacee, cioè la stessa famiglia dei cavoli.
L'indaco ha una storia antichissima.
Già dal 3000 a.c veniva usato per tingere e come pigmento pittorico prima dagli egizi, e poi da greci e romani. Giulio Cesare ne parla nel de Bello Gallico e racconta di come i guerrieri Celti si tingevano il corpo e il viso di colore indaco per incutere ancora più timore (anche se in realtà alcuni mettono il dubbio il fatto che usassero vero indaco).
Se vuoi scoprire la storia dell'indaco, clicca qui sotto per vedere il video su Instagram, oppure continua a leggere.
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A noi l'Indaco piace, ma veniva davvero usato per dipingere?
L'indaco è un colore stupendo, ma c'è un piccolo problema.
Essendo di origine vegetale, ha una resistenza alla luce inferiore rispetto ai pigmenti di origine minerale.
Forse per questo motivo è stato sì utilizzato, ma meno di altre tonalità di blu scuro.
Nel Medioevo, Rinascimento, fino all’età moderna fu utilizzato per la preparazione di acquerelli e olio. Alla fine dell’800 iniziò la produzione dell’indaco in laboratorio.
In quali opere è stato usato? 3 esempi:
- l’Ultima Cena di Leonardo da Vinci.
- Il fondo quasi nero dell a Ragazza con l’Orecchino di Perla di Vermeer.
- O ancora i blu più scuri de La Discesa dalla Croce di Rubens.
Per ottenere l'indaco devi seguire un processo chimico composta da 3 fasi principali, che qui semplifichiamo:
- Fermentazione della pianta in acqua.
- Ossigenazione dell’acqua
- Separazione del pigmento formato, che viene poi purificato pressato in forma di mattone e lasciato seccare.
Diverse sono le piante che le popolazioni di tutto il mondo hanno utilizzato per preparare l’indaco. Pensa che in Europa è un cavolo (Isatis tinctoria), in Asia è un legume (Indigofera tinctoria) e in estremo oriente è della famiglia del grano saraceno (Persicaria tinctoria).
Piccolo aneddoto: anche i Maya producevano un colore a base di indaco, che chiamiamo Blu Maya. Veniva usato per pitture murali e per colorare ceramiche (è quello della foto che vedi qui sopra!)
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Ma quindi cosa cambia tra coloranti e pigmenti?
Cerco di spiegarlo in maniera semplice.
Sia Coloranti che Pigmenti sono composti in grado di attribuire un determinato colore a una superficie.
I coloranti sono solubili in acqua (come lo zucchero), quindi si disciolgono e si legano chimicamente alla superficie sulla quale vengono stesi (es tessuto).
I pigmenti sono insolubili (tipo sabbia) e si disperdono nel legante in cui vengono messi. Una volta stesi, non si legano chimicamente ma rimangono slegati dalla superficie su cui vengono stesi.
Come si ottengono pigmenti e coloranti?
Il discorso è complesso e non bastano poche righe per rispondere, ma in linea di massima diciamo che i pigmenti sono storicamente ottenuti da minerali e rocce, mentre i coloranti hanno più un origine vegetale o animale.
L'ultima affermazione però non è del tutto vera, in quanto come nel caso dell'indaco è possibile ottenere dei pigmenti anche partendo da un colorante, dopo aver seguito specifici processi chimici.
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Colori fatti con pigmenti, colori fatti con coloranti
Poco fa ti ho spiegato la differenza tra coloranti e pigmenti.
Ora qui ti metto la lista di alcuni inchiostri e acquerelli liquidi che abbiamo in catalogo composti da coloranti o pigmenti.
La differenza fondamentale tra i due? A parer nostro la brillantezza, ma ti spiego meglio.
I colori a base di colorante, sono generalmente meno costosi, perché il colorante usato è sintetico. Questo fa si che le tinte siano molto brillanti e intente, quasi "artificiali". Ma questo può essere un effetto che a te piace.
Gli inchiostri a base di pigmento invece tendono ad avere colori più caldi e naturali, oltre che una maggiore durata del colore nel tempo.
Acquerelli/inchiostri liquidi a base di COLORANTE
Acquerelli/Inchiostri Liquidi a base di PIGMENTO
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Ogni mese selezioniamo 5 prodotti e li mettiamo in offerta al -25%.
Ecco cosa trovi in questo momento:
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Mondeluz, delle nuove matite colorate acquerellabili
Ti introduco rapidamente questa novità, di cui avremo modo di parlare in maniera più approfondita nelle prossime settimane.
Abbiamo aggiunto in catalogo una nuova serie di matite colorate acquerellabili, si chiamano Mondeluz. "Nuove" non perché sono appena uscite, ma perché sono nuove per noi, prima non le avevamo.
In realtà si tratta di una serie di matite storica, firmata Koh-I-Noor. So che è un marchio di cui ti sto parlando parecchio in questi giorni, ma come ti dicevo abbiamo tante cose nuove da presentarti.
Le matite Mondeluz si possono usare sia secche che acquerellate. I colori disponibili in totale sono 71, che per una serie di matite non è male.
Ma la cosa più interessante è che sono matite di ottima fattura, ma con un costo contenuto: ogni matita sfusa costa al momento 1,7€, che rapportato ad altre serie è quasi la metà del prezzo!
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Cerchi una carta super liscia? Prova la Bristol Winsor&Newton
Se ti piace utilizzare la carta superliscia per le tue illustrazioni e i tuoi disegni, oggi ho una cosa che fa per te.
Si tratta di un album formato A3, quindi bello grande, con 20 fogli di carta Bristol da 250gr. E' costa davvero poco, più o meno 13€.
Non sai cos'è la carta Bristol? E' una carta solitamente multistrato, che viene usata nel disegno, illustrazione e disegno tecnico. La superficie è completamente liscia, praticamente come un foglio della stampante.
Sulla carta bristol si usano matite in grafite, matite colorate, pennarelli e marker (anche graduati tipo trattopen), inchiostri e volendo acrilici, se la carta è abbastanza spessa.
Se vuoi approfittare di questa promozione, clicca qui sotto e dai uno sguardo all'album.
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🚀 I nuovi arrivi
Ecco le novità degli ultimi giorni e altre sorprese in catalogo.
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